MEMORIA DELLE ORIGINI
Il Collegio Missionario Internazionale “San Giuseppe” ha le sue radici nel Collegio “Mater
Ecclesiae” di Castel Gandolfo, istituito dal Card. Agnelo ROSSI. Prefetto della Congrega
zione per l’Evangelizzazione dei Popoli, e da S.E. Mons. Simon LOURDUSAMY Segretario della medesima Congregazione. Il Decreto porta la data “Dominica secunda septembris MCMLXXIX”: 2 settembre 1979.
La effettiva realizzazione dell’impegno ha richiesto alcuni anni, cioè i tempi di maturazione delle condizioni, anche economiche. Viene così dato vita, nel settembre 1979, al Collegio “Mater Ecclesiae” per la formazione dei catechisti e all’Istituto di Catechesi Missionaria (ICM), che verrà giuridicamente eretto in Istituto Missionario nella Facoltà di Missiologia della Pontificia
Università Urbaniana” il 25 maggio 1980 con Decreto della Congregazione per l’Educazione Cattolica. L’obiettivo è duplice: la formazione dei catechisti come “formatori di catechisti” ; il servizio alle Chiese particolari da cui provengono i laici. La presenza dei catechisti in Roma, sottolineava il Card. Rossi, andava considerata in analogia con la presenza in Roma dei sacerdoti agli studi e con quella dei candidati al sacerdozio. Nel pensiero del Cardinale fondatore la formazione deve essere solida, completa e deve aprirsi alle sempre nuove istanze dell’evangelizzazione; intuisce la necessità di una preparazione anche nel campo delle comunicazioni sociali.
Per citare le parole del fondatore Card. Rossi«... si pensava di realizzare per i Catechisti la moltiplicazione dei Centri locali per la formazione comune nel proprio ambiente e di scegliere, per Roma, quelli che possano diventare formatori di altri Catechisti e in modo che possano avere una visione ed una esperienza della universalità e cattolicità della Chiesa… ».
Si tratta, quindi, di “costruire i costruttori” (Paolo VI), di preparare persone qualificate assicurando loro una formazione dottrinale a livello universitario, con il conseguimento dei titoli, e una formazione integrale della persona: umana, spirituale, comunitaria, ecclesiale, apostolica.
“
Vedendovi ed ascoltandovi penso a tutti i catechisti che sono la vera forza della Chiesa, forza apostolica della Chiesa in ogni paese. Lo dico, basandomi sulle esperienze dei vostri Vescovi, che, di volta in volta, vengono ad incontrarmi in visita “ad limina” e mi parlano di questa forza costituita dai catechisti e dalle catechiste, nelle loro rispettive diocesi, nei loro Paesi, nell’insieme dell’evangelizzazione. 
Sono essi, il fondamento per la costruzione, per la edificazione delle Chiese locali. Questo fondamento è autentico, omogeneo perché cresce dal popolo, cresce nella sua possiamo dire, sostanza spirituale, nella sua tradizione, nella sua storia, nella sua cultura. E così si crea un tramite, un ponte tra quello che è ogni popolo, ogni ambiente e la buona Novella che è il Vangelo, che è la Parola di Dio”. (Giovanni Paolo II, discorso ai Catechisti di Mater Ecclesaie domenica 3 sept 1989).
La Direzioni del Collegio è stata affidata, all’inizio, alle Suore Clarisse; successivamente la direzione venne affidata ai padri Camboniani e oggi ai Missionari Oblati di Maria Immacolata.
spostato in Via Torre Rosa dal Card. Crecenzio Sepe allora Prefetto Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, e prese il nome Collegio San Francesco. Partire dall’anno accademico 2006-2007 il Collegio ha la sua sede e prende il nome di Collegio San Giuseppe.
Gli studenti vivono l'esperienza comunitario in armonia secondo un proprio progetto formativa e accademico dell'Università Urbaniana. Gli studenti promuovono le attività liturgiche, culturali e ricreative contribuendo allo sviluppo della vita del Collegio e delle sue attività. Il Collegio fa parte della fondazione “Domus Missionalis” delle Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

Ringraziamo tutti i Catechisti e le Catechiste, testimoni del Risorto fino al martirio per la fede. Ringraziamo la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli che ha sempre sostenuto la missione dei catechisti, impegnati a “edificare gli edificatori” (Il sinodo 1997). Per tutti e per tutto dalla profondità del cuore risale una voce: Grazie!

